Raccontare la propria azienda online: lo Storytelling

Sapersi raccontare: un potente strumento di Digital Marketing

19/07/2016

Leggiamo ogni giorno delle storie, o le sentiamo raccontare: sui giornali, alla tv, alla radio, ed ovviamente, al primo posto, il web. Narrare è un bisogno, raccontare qualcosa di vissuto interiormente per poterlo condividere, rendendo partecipi altre persone.
Si chiama Storytelling, e oggi più che mai è non solo un’opportunità, ma una necessità anche per le aziende che operano online. Le parole sono uno dei mezzi di digital marketing più forte che possa esistere, per un motivo semplice: ci rappresentano, e dunque rappresentano l’azienda di cui facciamo parte. Mettono a nudo il nostro stile cognitivo, suscitano emozioni, ci fanno capire cosa siamo capaci di provare davanti ad un determinato racconto, addirittura stimolano le nostre capacità di risposta fisiologica.

Appare dunque semplice capire che un’azienda che rende partecipi i suoi clienti della propria storia, sia essa del brand in generale o di un prodotto specifico, ha sicuramente qualcosa in più a livello commerciale e non solo, perché coinvolge il cliente a 360 gradi.

Ma come si fa storytelling di un’azienda sul web?

E’ bene innanzitutto distinguere che tipo di storytelling si vuole adoperare e in quale contesto; esistono infatti

- Brand storytelling
- Corporate storytelling
- Personal storytelling


Nel primo caso si racconta la storia vera e propria dell’azienda, una sorta di autobiografia, dalla nascita fino all’attualità, raccontata tramite i passi fondamentali per il proprio marchio; nel secondo caso si tratta di un’attività basata sull’idea di creare interesse negli stakeholder attraverso dinamiche e mezzi che sono propri della narrazione, con l’obiettivo di condividere con loro un sistema di valori; infine, nel terzo caso, parliamo della storia personale dell’individuo in relazione all’azienda, per esempio il racconto di come si è cresciuti all’interno di essa.

Se Brand e Personal storytelling sono tra loro affini, il Corporate storytelling è invece quello che più si orienta all’e-commerce in senso puro. E ciò per una serie di fattori che ormai tra le PMI (Piccole Medie Imprese) online sono assodati. Infatti tramite esso si orienta il consumatore, stimolandone reazioni, comportamenti e livelli emotivi; si studiano e presidiano i mercati e i canali migliori; si costruisce una relazione durevole nel tempo, tramite il rapporto con il cliente costantemente aggiornato, il quale in questo modo si sente partecipe e coinvolto dei passi in avanti dell’azienda.

Ovviamente, bisogna sapere bene (e questo fa parte di una strategia di marketing appositamente studiata) cosa narrare: sicuramente non possono mancare i valori dell’azienda, quelli che in fin dei conti fanno in modo che il cliente ci si riconosca e si leghi ad essa, costruendo il rapporto di fiducia; di storia dell’azienda e di quella di chi ci lavora e ne conosce quindi perfettamente ogni cosa, ne abbiamo già parlato pocanzi. Altresì importante è narrare i momenti chiave che segnano i passi in avanti, le crescite professionali, l’espansione commerciale; i luoghi legati all’azienda e la loro storia peculiare; tenere anche una sorta di diario giornaliero, un blog, dove sono raccontati momenti di vita lavorativa quotidiana, aiuta molto. Si crea quindi una community virtuale (ve ne abbiamo parlato qui), dove tutti sono partecipi.


Se l’obiettivo finale dell’azienda è ovviamente quello di persuadere i cliente e vendere il proprio prodotto, ecco che quanto sopra descritto non è fine a se stesso, ma fa parte di quello che è definito Digital Storytelling: la narrazione cioè, di una storia mediante un prodotto multimediale che arricchisce il valore della narrazione stessa. Raccontarsi significa anche aspettarsi che le persone, abbiano intenzione di interagire, che vogliano in sostanza far parte della storia, potendo raccontare a loro volta la propria esperienza legata all’aziend; entrano così in gioco i Social Media: con l’ausilio di essi, l’utente passa da spettatore ad interattore, il messaggio aziendale diventa co-gestito insieme ai clienti e il brand ne giova poiché viene continuamente sottoposto ad aggiornamenti.

Il contenuto di ciò che si racconta deve oggi essere transmediale, deve cioè avere la capacità di diffondersi su più piattaforme, allo scopo di creare un’esperienza d’intrattenimento unificata e coordinata (H.Jenkins 2003).

Insomma, lo storytelling promuove le cose in parole, immagini, suoni e percezioni reali, le rende vere e legittimate a esistere.

Nella comunicazione d’impresa esso permette di mettere a fuoco le strategie per riprogettare, in una parola, l’abitudine mentale aziendale. Lo storytelling assume il valore di una tecnica adoperabile e affidabile nel tempo, nei canoni di un mercato in cui non è più sufficiente un management tradizionale, seppur ben preparato, e la creatività da sola non basta; serve anche e soprattutto "una autobiografia aziendale progettata, focalizzata e raccontata cross-mediaticamente" (A. Fontana)

L'azienda, i suoi beni, la sua attività, i prodotti in vendita, le sue risorse umane, attraverso lo storytelling fanno così parte di un racconto che mira a coinvolgere e rendere partecipi i suoi interlocutori, interni ed esterni.

Ed è quello che ci piace fare in ToDoSmart.

 

Dario Di Silvio

 

Fonti:

http://www.marketingcamp.it/laboratori/news-ed-eventi/80-storytelling-marketing-narrativo-brand

ijoc.org/index.php/ijoc/article/download/477/336